AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA ...QUI puoi farlo

Classe 75, studi in Economia e 17 anni di esperienza nell’ambito dell’Audit aziendale – nel 2017 ho deciso di ri-orientare la mia carriera per metterla al servizio della mia passione: il buon Cibo, di qualità, e la condivisione a tavola.

Il progetto di QUI lo dedico alla mia famiglia: ai miei genitori, ai miei fratelli, a mio marito, ai miei bambini. Ma insieme a me in questo progetto c’è una una grande persona, la mia zia: zia Rita.

Zia Rita della Masseria Castelluccio, dove io ho passato tutte le domeniche, o quasi, della mia vita fino ai 18 anni, e tutte le mie vacanze estive, molto spesso con mio fratello Ugo e i miei quattro cugini.

Zia Rita era lì, era il pilastro: lei ci ha lasciato con un vuoto enorme pochi giorni dopo aver creato QUI, ma lei è qui con me, mi ha insegnato tutto. Lei era la donna in cucina di questa grande masseria, con tante persone, eravamo 13…14… 15 a tavola ogni giorno.

Zia Rita mi ha insegnato che il cibo è condivisione, è sapore di casa – una casa con la porta sempre aperta.

Zia Rita mi ha messo a cucinare con lei a 4 anni. Mi ha detto: “Grazia, lo puoi fare, puoi cucinare, puoi impastare, t’insegno!” È stata la persona più generosa che io abbia mai conosciuto, mai una volta ha detto “questa è la mia ricetta!”, tutto poteva essere condiviso...senza mai pensare che qualcuno le potesse « rubare » la ricetta.

Quante volte le hanno chiesto la ricetta dei Biscotti Cegliesi o di altre delizie!

Perché se è vero che per fare dei buoni biscotti serve conoscere la ricetta, le quantità…è vero anche che il sapore di quei biscotti è dato dall’Amore, dalla Condivisione, dalla Tradizione…e questi sentimenti non si copiano, non si «rubano»!

Che poi le ricette di zia Rita non avevano mai delle quantità ben definite…si preparava “a occhio” e soprattutto si aumentavano sempre le dosi…perché «Grazia non si sa mai, qualcuno puo’ arrivare per pranzo!»

Ho nitida in mente l’immagine di noi, seduti a tavola, i cani che abbaiano…si scorge una macchina…arriva qualcuno…veloce spostiamo le posate, il tovagliolo, i piatti…Aggiungiamo un posto a tavola!

Perché questo è il vero senso di cucinare…condividere il buon Cibo con gli altri, a tavola!

E ogni volta che impasto una focaccia, ogni volta che faccio delle fave, ho lei a fianco a me che mi dice “dai Grazia aggiungi un altro po’, non si sa mai viene qualcuno oggi a tavola con noi.”

E poi ho un’altra immagine bellissima: “L’Acqua Sala”, in italiano detta “Acqua e sale”. Un piatto tipico di Ceglie Messapica, estivo, poverissimo ma delizioso.

Allora zia Rita mi diceva “dai Grazia, facciamo l’Acqua Sala, voi bambini dovete mangiare!”. Per lei sono sempre stata una bambina, fino a 40 anni, mamma di 3 figli, ero una bambina.

Ed era sempre festa. Tutto era buono perché ha sempre aggiunto l’ingrediente fondamentale nella sua cucina: l’amore e la generosità. Non ha mai cucinato per dovere o perché bisognava mangiare, ha cucinato sempre perché tutti noi fossimo a tavola assieme, e perché chiunque arrivasse in questa masseria dalle porte aperte potesse sedersi a tavola con noi a condividere il pasto che lei aveva preparato con amore.

È questo che voglio trasmettere attraverso il progetto di QUI: scegliere gli ingredienti migliori, cucinare, ma non solo per noi, non solo perché dobbiamo mangiare, ma perché è bello mangiare insieme.

IMG_4662.jpeg

QUI è una storia, ma è anche un desiderio: quello di (ri)scoprire insieme il mio Paese e di condividere, con i miei clienti, le emozioni e i sapori unici che si trasmettono con amore in tutte le Regioni d’Italia.

Perché la nostra ricchezza gastronomica e territoriale non resti privilegio di pochi ma condivisa con tanti…in giro nel mondo.

Zia Rita,
la storia di un amore in cucina.

di Grazia Carrozzo