Otranto, LALTRO BAFFO che piace

A cura di Francesco Zompì
Si sa, litorali e città costiere non sono l'habitat ideale per la crescita di buoni ristoranti. Prolificano e imperversano locali acchiappa turisti con tristissimi totem che riproducono luccicanti foto di improbabili grigliate miste a prezzi discount.
Per fortuna, ci sono le eccezioni alcune di grande valore. Laltro Baffo è una di queste. E, come a volte accade, tutto nasce per caso e dal caso. Cristina Conte nasce in una famiglia di ristoratori. Una ventina di anni fa viene a mancare, giovanissimo, il padre, noto come "il Baffo" (soprannome che dava anche il nome al locale). Appena ventenne Cristina si trova catapultata a gestire, unitamente alla madre, la trattoria di famiglia.
La "cosa" un po' l'attira, un po' le va stretta. ll tempo di impadronirsi del mestiere e, nel 2008, apre Laltro Baffo (senza apostrofo, attenzione), dove la seguono mamma e sorella (Carmen); l'anno successivo arriva Alessandro con cui Cristina proseguirà un percorso di vita e professionale. ll nuovo ristorante nulla, o quasi, ha a che vedere con Ia vecchia trattoria.
Senza aver frequentato cucine stellate, senza aver fatto stages di alcun tipo, ma solo con la forza della passione per il suo mestiere, Cristina (con l'aiuto di madre, sorella e compagno) da' vita a quello che, senza dubbio, è il miglior ristorante del versante adriatico della costa salentina. La location viene individuata a pochì passi dal Castello; non più di una ventina di posti, che, in estate, si possono anche quadruplicare sfruttando dehors e terrazza.
Praticamente bandita la carne, il menu, che cambia con lo stesso ritmo delle stagioni, contempla piatti di mare e di terra, nel senso che, in ogni piatto, compare l'uno e I'altra. E cosi le alici si accompagnano alla cicoria, le cozze ai pomodori secchi, I'orata ai peperoni, il pesce spada alle melanzane e così via secondo stagionalità e disponibilità. Vero e proprio "must" la ormai mitica carbonara di ricci (un "banale" spaghetto con le uova di ricci, però, magistralmente eseguito). Prevedete dai 12 ai 14 euro per gli antipasti, dai 14 ai l8 per i primi, dai 17 ai 22 per i secondi e dai 6 agli 8 per idolci.
Due menu degustazioni a 55 (5 portate) e 75 (7 portate) euro. ll servizio è diretto, senza sbavature, da Alessandro, cui è affdata anche la gestione della cantina che sta sapientemente arricchendo e migliorando anno dopo anno.