Tanto per cambiare sono in ritardo con la consegna del pezzo e tanto per non smentirmi ho deciso all’ultimo di cambiarne pure il contenuto.
Questo mese avrei dovuto parlarvi del tormento e della passione secondo Garcìa Lorca, poeta caro a me e al mio capo, invece vi parlerò della gioia di vivere.
Cosa è per voi la gioia di vivere? Provate a chiudere gli occhi un istante e fermate la giostra degli impegni: ricordate quella volta che arrivando a casa avete sentito il profumo della pietanza preferita? O della volta che la vostra squadra ha vinto il campionato? O quando è nato vostro figlio? Tutte cose semplici, primitive in accordo con un sentire viscerale. Perché la gioia è immediata, non necessita di filtri.
Quando ho ricevuto la brochure del Mercatino del Gusto – detto inter nos comincia lunedi 1 agosto - e letto il leit motiv di quest’anno, la mia mente è corsa all’omonimo dipinto di Matisse. Per poi tornare alla prima vacanza in Salento, ormai quattro anni or sono.
Torniamo al dipinto: il pittore illustra attraverso nudi femminili in abbandono sulla spiaggia, un’epoca primitiva e idilliaca. Il paesaggio in Joie de vivre è semplice e lineare, costruito con rossi, verdi e viola accesi come quelli fauves dipinti a Collioure nell’estate del 1905. Le figure sono inedite e di pura invenzione. Rappresentate in maniera indipendente, vivono di vita propria e sono raccordate da quel piccolo girotondo danzante che si vede sullo sfondo. Sfondo che è anche abbraccio ampio che contiene tutte le figure, come fossero tante parti di un unico immenso sentimento, la gioia appunto. Matisse fonde in questo dipinto uomo e natura in una specie di ritorno al primitivo. Il paesaggio è rappresentato con colori innaturali: si veda, per esempio, l’albero rosa, dello stesso colore della pelle delle bagnanti, una scelta che forse vuole sottolineare l’unione tra uomo e natura.
Ed è proprio in questo preciso punto di congiunzione che i fautori del Mercatino del Gusto intercettano il significato della intera iniziativa: portare ai nostri sensi i frutti di questo connubio ancestrale, magico e sempiterno, con gusto, fantasia e creatività.
Unitevi anche voi a questo girotondo infinito di colori, suoni e sapori nelle serate dedicate ai caffè letterari, nelle vie dell’Olio e del Vino, nelle piazze sapide di tradizione tramandata sempre uguale a se stessa per garantirci l’autenticità dei prodotti. Unitevi a noi per fare festa alla terra di Puglia e ai suoi frutti.
Io sto preparando ora la valigia, vi aspetto!
A cura di Gessica Marengo