Di Marina Trizza Scarano
Può il desiderio di far conoscere la propria città natale ad un ristretto gruppo di amici, trasformare una piccola gita in un progetto enogastronomico da riproporre e, magari, anche da ampliare?
Il nostro Presidente, Michele Bruno, non è nuovo ad iniziative del genere. Molti di noi ricordano ancora, come già negli anni novanta, visitavamo cantine, frantoi, pastifici, e di quando si parlava di prodotti locali, di biodiversità, di custodia della terra.
Esperienze antesignane.
E forse potremmo definire così anche il nostro:
Viaggio nel Gusto tra Fede e Sapori di Sabato 20 e Domenica 21 Febbraio.
Un weekend di Fede, tra antichi e nuovi misteri, di Sapori, tra materie prime eccellenti e cucina legata al territorio.
Meta del viaggio: il Gargano, proprio lì dove il passaggio degli uomini è stato determinato dai culti sacri e la devozione ha connesso natura ed arte.
Da Brindisi a San Giovanni Rotondo in macchina, con uno sguardo al territorio che ci accompagna, passando da Margherita di Savoia, le saline ci guidano per un lungo tratto e per molti è uno spettacolo bellissimo quanto inaspettato.
Poco prima di arrivare ci fermiamo in un piccolo mulino artigianale “Il tratturello” dei fratelli Canistro. Posto su una collinetta, domina la sua parte di pianura del Tavoliere, ed è forse per questo abbraccio continuo che i proprietari hanno con la loro terra, che qui si macina solo grano proprio, il famoso “Senatore Cappelli” con un must: qualità.
I campi fertili, pianeggianti, così ricchi di pascoli ci portano a visitare “Il Parco”, caseificio della famiglia Di Bari, specializzato nella produzione di latte di bufala.
Accolti con la massima gentilezza e disponibilità, la nostra pausa pranzo costituisce un primo approccio con le bontà del posto, grazie anche alla collaborazione dello chef Massimo di Tenuta Chianchito.
Soddisfatti riprendiamo il nostro tour.
A San Giovanni ci si arriva in discesa dopo aver superato un’ altura. Subito appare imponente la Casa Sollievo della Sofferenza: domina sulla città, ricordandoci un prodigio concreto di un mistico del nostro tempo.
Nell‘itinerario religioso siamo accompagnati da Valentina Latiano, eccellente guida. Percorriamo insieme le tappe della vita di Padre Pio, stupendoci di come abbia trasformato delle pietre in un luogo di culto frequentato ogni anno da migliaia di fedeli. Così San Pio ha insegnato alla sua gente l’amore dell’ appartenenza, ed è forse questo amore che ha spinto la famiglia Di Maggio ad investire notevoli energie nella Tenuta Chianchito, azienda di sua proprietà.
Due giovani fratelli, Giuseppe e Massimo, sono l’icona di chi crede che sia possibile continuare un cammino intrapreso dai propri genitori. Lo dimostra Massimo, lo chef, a cena.
Tutti i suoi piatti sono tradizioni culinarie rivisitate, passato e futuro dunque, in un confronto costruttivo con Mamma Giovanna.
Al futuro, con uno sguardo al passato, appartiene anche il gruppo folk intervenuto durante la serata, le Mulieres Garganiche.
Formato da giovanissime ballerine e musiciste, abilmente coordinate dall’eclettica Valentina, con pizziche e tarantelle uniscono tutta la Puglia in un'unica festosità.
L’escursione a Monte Sant’Angelo, della Domenica mattina, si snoda in un itinerario affascinante. Ripercorriamo strade tracciate dai crociati, dai pellegrini sin dai tempi immemorabili.
Grotte scavate nella roccia, luoghi di culto, misteri antichi.
Dall’alto del suggestivo agglomerato Junno “scendiamo verso il mare”. Incantati da tanto vedere, capiamo - da moderni – il perché qui si siano rifugiati gli eremiti in penitenza:
espiavano i propri peccati contemplando tanta bellezza.
Lasciamo il Gargano. Quella che ci aspetta è un’altra storia di sfide.
Masseria Barbera a Minervino Murge.
Spinto dall’amore per i propri luoghi e dai geni del famoso antenato garibaldino, Riccardo esula dal lavoro di famiglia.
Alla toga, al diritto, ai codici preferisce la sua campagna e così nasce l’azienda agrituristica Masseria Barbera.
Con Stefania si occupa di allevamenti autoctoni, di agricoltura biologica. Tutto ciò è presente in ogni piatto che ci propone: cucina di alta qualità legata al territorio.
Con quest’ultima visita la nostra gita volge al termine.
Tanta conoscenza in poche ore.
Ed ecco il mio diario sulla tua terra, caro Michele. Racconti.
Racconti di uomini coraggiosi, di sfide vincenti, di devozioni che non mutano al passaggio della storia.
Racconti vissuti con cari amici con i quali condivido il “vizio” della curiosità.