COLTO E MANGIATO, IL LABORATORIO GASTRONOMICO DEL GARGANO.

Colto e mangiato” è il laboratorio gastronomico del Gargano che propone, attraverso il diretto coinvolgimento dei partecipanti, i temi della sana alimentazione e del cibo prodotto nel rispetto della stagionalità, all’insegna del bio e della filiera corta, con l’utilizzo delle eccellenze alimentari del territorio. L'iniziativa si svolge ormai da tre anni presso l’agriturismo Tenuta Chianchito e porta la firma dei Laboratori Urbani Artefacendo di San Giovanni Rotondo. Giovedì 19 ottobre 2017 sarà presentata la sesta edizione con un appuntamento speciale dedicato alla canapa pugliese. L’azienda Canapuglia presenterà ai partecipanti una pianta dalle straordinarie proprietà alimentari e dai molteplici usi (tessili, edili, industriali), anticamente coltivata in tutt’Italia. La sesta edizione sarà il proseguimento di un format ormai consolidato. In questi anni alle postazioni del laboratorio si sono alternati centinaia di partecipanti, sono intervenuti produttori con storie uniche come ApuliaKundi, che produce la prima spirulina pugliese, e ospiti d'eccezione come Michele Bruno, presidente di Puglia Expò, Peppe Zullo e Pietro Zito, tra i più importanti ambasciatori della cucina pugliese nel mondo. Attraverso il diretto coinvolgimento dei partecipanti ai fornelli, Antonio Pazienza, l’agronomo del progetto, mette in evidenza le proprietà alimentari dei prodotti dell'orto e lo chef Massimo Andrea Di Maggio svela la loro attitudine ad esser trasformati in una ricca varietà di piatti genuini e gustosi. “Colto e mangiato” trasmette così, in un clima rilassato e fortemente socializzante, una maggiore consapevolezza alimentare e la conoscenza delle eccellenze del territorio.
“Colto e mangiato si conferma lo spazio nel quale ogni partecipante, cimentandosi nella nobile arte della cucina, riscopre che mangiare è un verbo che ne presuppone altri, ugualmente importanti, quali seminare, coltivare, raccogliere, preparare, condividere. E se la tavola è luogo d’incontro per eccellenza, lì facciamo incontrare produttore e consumatore, pianta e pietanza, la tradizione con l’innovazione”, spiega Toni Augello, responsabile del progetto.

A cura di Toni Augello